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L' applicazione delle regole EPR nelle vendite online
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L' applicazione delle regole EPR nelle vendite online

Le Direttive UE 2018/851 e 2018/852 sugli imballaggi e loro trasformazione in rifiuti (appartenenti al “Pacchetto Economia Circolare” europeo), hanno realizzato la riforma del sistema della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Sono stati definiti nuovi obblighi, nuovi ruoli e regole da applicare.

In sostanza questa materia riformulata specifica le responsabilità, i compiti ed il ruolo del Produttore nella gestione dei rifiuti, con lo scopo di minimizzare il loro impatto ambientale favorendo così l’economia circolare vista come comportamento virtuoso.

Già la Direttiva RAEE (Direttiva 2002/96/CE oggi sostituita dalla Direttiva 2012/19/UE) era intervenuta imponendo ai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, alcuni obblighi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da essi composti stabilendo altresì le responsabilità di chi non ottemperasse alle norme.

L’applicazione della normativa EPR viene prevista anche per i siti e-commerce che vendono in Europa ed i marketplace. Le responsabilità previste riguardano chi produce gli imballi ma anche chi li importa per la prima volta su un nuovo mercato nazionale. Il mancato rispetto della normativa EPR comporterà sanzioni crescenti, fino ad arrivare alla chiusura del sito ed alla sospensione delle vendite da parte dei marketplace.

Le prime Nazioni ad applicarla sono state la Germania e la Francia, recependo le direttive adottate con la previsione di obblighi specifici nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti di determinate categorie di prodotti ma a breve tali regole riguarderanno anche gli altri Stati membri. Ai quali incomberà la realizzazione di un sistema di raccolta dei dati sui produttori e sui beni importati oltre che l’individuazione delle categorie di prodotti sottoposti alle norme.

Si è introdotto anche un sistema di eco-contribuzioni, calcolate in base ai volumi ed alle categorie di imballi prodotti o importati, oltre a determinate informazioni sulla composizione ed i materiali che compongono gli stessi atte ad agevolare il lavoro di chi deve provvedere a smaltirli.

Dal 1° di Luglio l’applicazione degli obblighi EPR è partita in Germania relativamente agli imballaggi principali (confezioni proprie dei prodotti) oltre che agli imballaggi secondari (le scatole e gli imballi utilizzati per le spedizioni dei prodotti). Si è prevista l’estensione delle regole dal 1° Gennaio 2023 anche ai RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, come schermi, monitor, lampade, orologi) e poco dopo alle batterie.

La Francia ha iniziato prevedendo l’applicazione della Responsabilità Estesa del Produttore a molte più categorie di prodotti quali: imballaggi, batterie, articoli sportivi e per il tempo libero, apparecchiature medicali e piercing, carta, chewing-gum, lubrificanti minerali/sintetici e oli industriali, prodotti per il giardinaggio, giocattoli, apparecchiature elettriche ed elettroniche (destinate all’uso professionale e domestico), mobili, pneumatici, prodotti tessili, prodotti per l’edilizia, tessuti sanitari, attrezzi per la pesca.

Norme così estese possono portare anche a problemi di interpretazione nell’individuazione delle categorie o comportare che il singolo prodotto possa appartenere a più categorie, quali per esempio gli smartphone appartenenti alle categorie Raee, imballaggi e batterie. Con la complicazione conseguente delle corrette regole di smaltimento e pagamento delle eco- contribuzioni.

La vendita in Francia potrà venire proseguita solo dietro l’iscrizione presso i Registri tenuti dalle Autorità francesi, al fine dell’ottenimento del numero di registrazione EPR. Tale registrazione può anche essere delegata ad una delle eco-organizzazioni dislocate sul territorio: le cosiddette PRO (Producer Responsibility Organization). Nei periodi successivi sarà poi necessario presentare una dichiarazione stimata dei volumi e dei prodotti rientranti nelle categorie sottoposte alla normativa EPR, in base alla quale verrà stabilito l’eco-contributo che il venditore dovrà versare periodicamente.

La Germania ha previsto un percorso simile, con l’iscrizione al Registro LUCID che rilascerà il numero di registrazione EPR per la categoria imballaggi. Il passo successivo sarà la stipula di un contratto con un’agenzia accreditata per lo smaltimento degli imballaggi, e provvedere alla comunicazione periodica dei volumi di imballaggi prodotti, per poi versare la relativa quota di eco-contribuzione.

Il LUCID è la banca dati tedesca presso la quale bisogna registrarsi per inviare i propri prodotti in Germania. La registrazione è riservata solo ai produttori che spediscono direttamente al cliente finale e ad essa farà seguito l’inserimento periodico dei dati sugli imballaggi introdotti nel Paese, in modo da calcolare l’eco-contributo.

I rifiuti RAEE invece prevedono l’iscrizione allo specifico Registro Stiftung e la dichiarazione della quantità di prodotti inviata o prodotta in Germania ai fini del versamento della commissione ecologica prevista.

L’obbligo di regolarizzazione con la normativa EPR riguarda anche chi vende sui marketplace, chiamato a rispettare le norme relative, sia che spedisca direttamente i prodotti o utilizzi la logistica del gestore del Sito. In questo caso sono le stesse piattaforme a dover controllare che i venditori siano in regola con la normativa e a controllare attivamente la loro conformità EPR, bloccando le autorizzazioni alla vendita di coloro che non risulteranno in regola.

L’applicazione delle regole è diversa per le Nazioni che hanno già adottato l’EPR. Per l’invio dei prodotti in Francia, gli e-commerce che non vengono considerati produttori sono esentati dall’obbligo di conformità e dovranno comunicarlo quanto prima alla piattaforma.

La complessità della normativa EPR consiglia l’adozione della consulenza di un professionista specializzato nell’e-commerce, come sono coloro che operano con Fiodor Omnichannel. Rivolgendosi a questo Operatore si potrà usufruire di tutte le competenze che possono venire messe in campo dai suoi Collaboratori, evitando di incorrere in multe o, peggio, nel blocco dei privilegi di vendita sui Marketplace.

Per ogni informazione, sarà possibile ottenere consulenze gratuite sull’argomento.